Enzo Morelli - Cristo E La Samaritana
autore: ENZO MORELLI
titolo: Cristo e la Samaritana
tecnica: affresco
misure: cm. 150 x 100
epoca: 13 - 15 luglio 1956
collocazione: largo antistante via Cerini
iscrizioni: firmato "Morelli 1956", in basso
L'opera. Poiché all'artista venne assegnato come spazio da dipingere la parete soprastante una fontana, venne scelto come soggetto quello raffigurante la Samaritana al pozzo.
Il dipinto è realizzato su una superficie muraria ovale che vede la presenza, nella parte inferiore, di Cristo e della Samaritana, mentre, nella parte superiore, di alcune colombe. Le figure appaiono marcatamente contornate.
L'artista. Nacque a Bagnacavallo (Ravenna) nel 1896. Nel 1909 si trasferì a Milano dove in seguito insegnò al Liceo e all'Accademia di Brera, nonché alla Scuola d'Arte Applicata del Castello Sforzesco.
Nel 1926 prese parte ad una mostra del "Novecento Italiano" con una raccolta di disegni. Tra il 1926 e il1931 vinse un concorso per la decorazione ad affresco della sala della Conciliazione nel Palazzo Comunale di Assisi. In seguito realizzò altri affreschi a Rovigo, Bagnacavallo, Milano, Legnano e nella chiesa di un villaggio della Libia.
Nel 1929 tenne la sua prima personale a Milano, mentre partecipò frequentemente alle Biennali di Venezia nel 1928-36- 42. Nel 1939 decorò l'aula della Cancelleria Generale del Palazzo di Giustizia. Numerosi sono inoltre gli affreschi e i mosaici che presentò alla V, VI e IX Triennale di Milano. Fino agli anni Quaranta lavorò come illustratore; dal dopoguerra insegnò alla Scuola Superiore di arte applicata del Castello Sforzesco e all'Accademia di Belle Arti di Brera. Nel 1962 divenne titolare della cattedra di pittura all'Accademia di Bologna.
Tra il 1952 e il 1957 eseguì alcune vetrate nella chiesa di Santa Maria Bambina in Milano, mentre tra il 1959 e il 1960 decorò a mosaico la cappella battesimale della chiesa di San Giovanni Battista alla Creta in Milano. Nel 1960 fu membro della Giunta tecnica esecutiva della XII Triennale di Milano.
Morelli morì a Bogliaco del Garda (Brescia) nel 1976.
Notizie storico-critiche. La cronaca locale riferisce che il 1 giugno 1956 Morelli garantì la propria collaborazione al progetto di Arcumeggia. L'artista infatti fu tra i primi, insieme ad Usellini e Montanari, ad aderire all'iniziativa. Il 12 giugno 1956 venne data notizia che all'artista era stato destinato lo spazio della parete soprastante la fontana di via Sant'Antonio. Il 9 luglio sicuramente il bozzetto dell'opera era pronto, dal momento che venne esposto alla mostra di Cuvio. I lavori ebbero inizio intorno al 13 luglio, mentre il 15 di quel mese risultavano già conclusi.
Nell'opera di Arcumeggia compare un Morelli insolito, dal momento che egli fu soprattutto un paesaggista. I canoni estetici che l'artista adotta per l'esecuzione di un soggetto a tematica sacra si uniformano a quelle che erano le caratteristiche di tanta produzione legata al filone religioso degli anni Cinquanta. Le scelte formali adottate nell'opera presentano evidenti riferimenti allo stile neoromanico, per non dire primitivi sta. Il ritorno ad una forma semplice, dai contorni marcati, dal colore steso uniformemente, dai volti appiattiti e da alcune parti anatomiche portate all'esasperazione evidenzia il desiderio dell'artista di impiegare un linguaggio immediato, privo di intellettualismi formali, e proprio per questo carico di una potente forza espressiva ed emotiva.
Anche Agnoldomenico Pica (1967) rilevò l'aspetto insolito dello stile adottato da Morelli ad Arcumeggia e scrisse che "la scena, impostata più su un tono di corrente novellismo che di acceso misticismo, rivela, nell'elegante scioltezza dell'espressione, una padronanza di mezzi pittorici cui raramente Morelli fa ricorso".
Audio Guida
Enzo Morelli - Cristo E La Samaritana
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