Giuseppe Migneco - Partenza Dell'emigrante
autore: GIUSEPPE MIGNECO
titolo: La partenza dell'emigrante
tecnica: affresco
misure: cm. 210 x 190
epoca: 28 maggio (?). 21 giugno 1962
collocazione: via Mario 8eretta
iscrizioni: “Migneco”, in basso a destra
L’opera. Il dipinto s'inserisce in quel filone nato ad Arcumeggia con Usellini e Brindisi e intenzionato a descrivere e celebrare la dignità e la sofferenza dell'emigrante e della sua famiglia. L'affresco raffigura un gruppo di persone strette intorno all'emigrante che questa volta, a differenza di quanto rappresentato nel dipinto di Usellini, si accinge a lasciare la famiglia. I personaggi sono raffigurati secondo dei concetti formali che risentono degli echi del Cubismo.
L'autore. Nacque a Messina nel 1908. Nel 1931 si trasferì a Milano dove conobbe Birolli, De Grada, Joppolo, Guttuso e Sassu che lo introdussero nel mondo dell'arte. Nel1937 fu tra i fondatori di "Corrente" e partecipò alla Biennale di Venezia e alla Quadriennale di Roma; nel 1941 espose alla galleria di "Corrente" a Milano, mentre nel 1951 espose a Parigi, nel 1956 a Londra e nel 1983 tenne un'antologica a Messina.
Nel dopoguerra fu tra i protagonisti del movimento neorealista manifestando influenze del picassismo e del muralismo messicano. L'artista è morto nel 1997.
Notizie storico-critiche. Il tema dell'affresco di Arcumeggia venne espresso secondo quello che fu lo stile che caratterizzò la produzione di Migneco soprattutto nel dopoguerra. Negli anni successivi il conflitto, l'attenzione dell'artista si rivolse verso la cruda e drammatica realtà in cui si trovarono a vivere contadini, pescatori e proletari in generale. Il linguaggio che gli apparve più adeguato per esprimere i sentimenti e la difficoltà di vita di questa gente fu quello ereditato dal contatto con artisti come Guttuso e dalla rielaborazione dello stile picassiano senza peraltro aver dimenticato la forte componente ideologica di sinistra che aveva caratterizzato la nascita del movimento "Corrente" di cui fu uno dei massimi esponenti.
Migneco sembra tormentare la forma con tratti nervosi e insistenti che mettono a nudo la drammaticità dell'evento rappresentato che, come nel caso dell'affresco di Arcumeggia, viene ulteriormente posto in risalto mediante l'utilizzo di una tavolozza dai colori freddi.
Nel catalogo di Migneco compare un dipinto firmato, olio su tela, dal titolo "Famiglia" e datato intorno agli anni Sessanta (catalogo generale, I, 1990, p. 196). L'opera è una riproposizione pressoché identica dell'affresco di Arcumeggia con poche varianti quali la scollatura differente nella figura femminile in alto a sinistra e il tipo di fiori in mano al bambino in basso a destra che vengono mutati in girasoli; cambiamenti compaiono inoltre nel personaggio seduto e appoggiato alla valigia che ad Arcumeggia presenta una testa priva di capigliatura e una muscolatura più accentuata nel braccio come accade anche per la figura centrale vestita di bianco.
AI momento è difficile stabilire quale dei due dipinti sia stato realizzato prima e valutare se l'affresco di Arcumeggia rappresenti una soluzione inedita oppure una stanca riproposizione di un tema già affrontato.
A proposito del contenuto dell'affresco di Arcumeggia, Agnoldomenico Pica (1967) scrisse: "nella pittura di Giuseppe Migneco, che si sviluppa da una lontana suggestione picassiana, il medesimo tema dell'emigrante passa dal popolare al tragico, un tragico che per la verità confina con il grottesco, ma si riscatta nella equilibrata saldezza della composizione abilmente imperniata nella figura adusta e solenne della madre, e bloccata, all'orizzonte, dei monti incombenti e ossessivi".
Audio Guida
Giuseppe Migneco - Partenza Dell'emigrante
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